le vere origini del Dobermann

La verità sulla "creazione" del Dobermann. 
Si sa che i tedeschi sono sempre stati gelosi delle proprie creazioni canine, le origini di molte razze è stata volutamente omessa, nascosta o addirittura distrutta per mantenere il segreto sull'origine delle più belle razze canine create dall'uomo, anche sul Dobermann aleggia questo mistero anche se alcune razze che concorrono alla creazione di questo splendido cane sono note da tempo, oggi vi svelerò le vere origini del Dobermann.
Iniziamo dalle razze conosciute, per creare il Dobermann:
Si parte dal Pinscher: energico, allegro, simpatico, impavido, intelligente, legato al suo padrone è un ottimo mini cane da guardia, la base del carattere c'è.
Beauceron: intelligente, coraggioso, dotato di grande spirito di iniziativa e responsabilità, ora sappiamo da chi ha preso l'intraprendenza.
Levriero Greyhound: velocissimo cacciatore, di tutti i levrieri è quello che più si lega al suo compagno umano, la velocità e il predatorio sappiamo chi ce l'ha tramandata, il Dobermann dopo la categoria dei levrieri è il cane più veloce al mondo.
Manchester Terrier: fedele cacciatore, dall'indole casalinga, anche lui molto legato al suo umano con ottima predisposizione alla guardia, anche lui ha contribuito a rafforzare tantissimo il carattere del dobermann e aggiungerei che oltre al pelo raso e alle focature ha passato al Dobermann quel tocco estroverso che si è scoperto solo da quando il taglio delle orecchie è proibito, grazie Manchester per aver regalato al Dobermann le orecchie spettinate e selvagge.
Rottweiler: coraggioso, territoriale, possessivo nei confronti del suo umano, equilibrato, protettivo, difensivo e grande amante del lavoro in binomio, ha decisamente lasciato nel Dobermann una impronta indelebile e gli ha regalato la così detta ciliegina sulla torta il tipico sguardo da "ti rompo il culo".
Pastore Tedesco: un cane dalle mille sfaccettature, in grado di fare qualunque cosa a patto che la faccia con il suo umano del quale nutre un attaccamento quasi morboso, coraggioso, attivo, ama lavorare, dinamico, instancabile, protettivo, territoriale, capace di adattarsi a qualsiasi situazione, forte, l'unico che poteva regalare il sottopelo al Dobermann ma niente se lo è tenuto tutto per lui, e il Dobermann è stato così condannato ad essere un cane freddoloso.
Queste sono le razze conosciute, ora vi svelo tutto quello che i tedeschi hanno omesso sulla creazione del Dobermann ma che ogni proprietario sospetta ci sia dentro il suo dobie: il signor Dobermann voleva che il suo cane fosse molto legato al suo compagno umano per questo selezionò queste razze che già di per sé erano molto legate all'uomo ma non contento aggiunse anche un barattolo di Super Attack.
Evidenti segni di manipolazione genetica si palesano osservando le zampe del Dobermann che hanno la stessa consistenza in termini di durezza e potenza di quelle del Raptor, le unghie sono state impiantate e potenziate in laboratorio, si infatti è l'unico cane ad avere le unghie di adamantio, che inspirò poi la Marvel a creare il fumetto Wolverine, e qui vorrei rivolgermi direttamente a quelli che hanno paura della bocca del Dobermann, sì certo avete ragione a temere una dentatura frutto dell'incrocio tra un coccodrillo e una motosega, ma vi esorto a non vedere la bocca come prima arma letale del Dobermann perché non è affatto così, in ordine di pericolosità la bocca è al terzo posto, il secondo posto è occupato dalla testa, si perché come sfonda setti nasali il Dobermann mentre cerca di avvicinarsi per dare un bacio al suo umano non ci riesce nessuno, il cranio sia per cocciutaggine caratteriale, sia per durezza è palesemente ereditato dal rinoceronte bianco, il naso invece dalla foca si nota la stessa abilità nel palleggiare qualsiasi tipo di palla dalla più grande alla più piccola e amata pallina da tennis, il Dobermann il naso lo usa anche per comunicare con il proprio umano che prende letteralmente a nasate nel fegato quando è felice, quando ha fame, quando si annoia e per altre mille motivi, ma tornando al nostro podio, le zampe da Raptor con unghie di adamantio si aggiudicano il primo posto, per gli increduli consiglio di vedere un qualsiasi proprietario di Dobermann in costume per capire di cosa sto parlando, il proprietario di Dobermann si riconosce dal tipico corpo martoriato da segni che solo i Dobermann e le fruste in cuoio degli Antichi Romani sono in grado di lasciare su un corpo e inconfondibili lividi a forma di zampa di gatto, si perché nello standard di razza c'è questa descrizione tenera e fuorviante delle zampe del Dobermann che con la dura e dolorosa realtà ci azzecca poco.
Da non sottovalutare anche la pericolosità della coda, portata con fierezza a falce dal Dobermann quando cammina per la strada è per certi versi utilissima per altri dolorosissima, è utile per intercettare il Dobermann quando corre nell'erba alta o nel mio caso quando nuota in mare, sembra la pinna dorsale dello squalo, ma è anche fonte di dolore per i proprietari soprattutto quando l'umano del Dobermann si siede comodamente sul divano e il suo amato dobie compie due giri perlustrativi attorno al divano prima di occuparlo e sdraiarsi esattamente un po' sul divano un po' sull'umano del suo cuore, nel pattugliare il divano riesce con una certa maestria ad infilare la punta della coda nell'occhio dell'umano frustandolo con la precisione di un cecchino.
Nel DNA del Dobermann si distingue palesemente il pigolio tipico del pulcino, del quale è rimasto il modo di comunicare, la parte sensoriale invece, quell'istinto che lo porta a leggere il suo umano nel profondo è aliena.
Leggendo questa descrizione chi non conosce il Dobermann penserà che i proprietari del dobie siano tutte persone masochiste per scegliere un cane dai modi così tanto indelicati, la verità è che quando un essere umano incontra un cucciolo di Dobermann rimane folgorato all'istante, i cuccioli di Dobermann sono la meraviglia fatta cane, e se dubitate sull'esistenza del colpo di fulmine vi assicuro che esiste, quando gli occhi del cucciolo incontrano gli occhi dell'umano è amore a prima vista e la voce dell'allevatore che spiega all'umano come sarà vivere con il dobie diventa automaticamente rumore di sottofondo, perché in quel momento avete il cane della vostra vita in braccio, un cucciolo di Dobermann tanto bello da sembrare un Trudi.

                                                                     Anna Lorenza Berghella


dobie life_vita da dobermann




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