il pigolio del Dobermann

Tutti i cani "piangono" tutte le persone anche i non esperti riconoscono il classico verso "cain cain" disperato di un cane che fa venire il magone a qualsiasi essere umano che subito si preoccuperà di aiutare il cane piangente, si perché i cani quando piangono fanno versi strazianti, tristi, guaiti lunghi nei quali riescono a farti percepire tutta la loro paura, dolore, o il bisogno impellente di aiuto.
Tutti i cani piangono tranne lui, il dobermann non piange, il dobermann pigola.
Il pigolio è un modo intimo di comunicare tipico del Dobermann rivolto solo ed escusivamente al suo umano, che sia chiaro non c'entra nulla con il pianto, si perché il dobermann non è un cane che piange.
Il pigolio è in assoluto il verso più paraculo tra tutti i versi del regno animale e solo un proprietario di dobermann conosce perfettamente tutte le sfumature di pigolio del suo cane.
Il pigolio è un verso specifico di razza che il Dobermann usa e modula a seconda di quello che vuole comunicare al suo umano, di seguito alcuni esempi: il pigolio da macchina, più o meno eccitato a seconda se la direzione è l'area cani, il campo di addestramento, il bosco, la montagna, il mare, insomma se si va a divertirsi il pigolio è serrato e felice come a dire "daiiiiii muoviti, andiamo, quanto ci metti!!!!" Ma visto che il dobermann è un cane curioso e sempre ben disposto a fare cose pigolerà di felicità anche quando non conoscerà la direzione in cui lo si sta portando giusto per comunicare al suo umano che è felice di andare in un posto nuovo. 

Il pigolio da abbandono è il più straziante di tutti è lento, lamentoso, lungo, si sente tutta la sua sconfinata disperazione, gli estranei che lo sentono per la prima volta solitamente sono tentate di chiamare i vigili per segnalare un maltrattamento, questo tipo di pigolio avviene solo quando l'umano del dobie si chiude in bagno per avere un po' di privacy, appena la porta del bagno si apre il paraculo entra dentro con la suo solita faccia da schiaffi, che è l'espressione più bella del mondo, mezzo secondo prima era dilaniato dal dolore da separazione e ora è in bagno davanti al suo umano con gli occhi vispi e il nasone in su che molto probabilmente sta spingendo ripetutamente nel fegato del suo umano come a dire "eccoti finalmente sono felicissimo di vederti". 

Il pigolio invernale notturno da "sento freddo mi hai scoperto" è un pigolio silenzioso, dal tono basso per non disturbare ma acuto per essere sicuro di riuscire a svegliare il suo umano che lo abbraccerà e lo coprirà con il piumone. 
Il pigolio da passeggiata sotto i portici di Bologna e un pigolio da annusata, se l'umano si ferma a guardare una vetrina e il dobie non arriva ad annusare la colonna successiva a quella già annusata tragedia, parte il pigolio da "devo annusare assolutamente quella colonna", poi c'è il pigolio da noia, quando l'umano si ferma a parlare con qualcuno e il suo dobie carico a pallettoni si annoia a stare fermo perché vuole correre e giocare con il suo umano e in questo caso il pigolio sarà acuto e assordante tanto da sovrastare la conversazione così da farla interrompere per disperazione. 
Il pigolio da attesa pappa è in assoluto il più impaziente, solitamente il dobie si posiziona educatamente seduto, possibilmente con una zampa sul piede dell'umano, tra il top della cucina e l'umano che sta riempiendo la ciotola è un pigolio serrato, ritmato, alternato a nasate nel fianco come a dire "ho fame, sto morendo di fame, non mangio da tre mesi". 
Uno dei pigolii più belli che solitamente fa intervenire anche il passante di turno avviene quando la coppia di umani del Dobermann cammina per la strada con il dobie che in quel momento è al settimo cielo, sta passeggiando con gli amori della sua vita, lui è al centro e ne ha uno a destra e uno a sinistra tutti in linea, questo è il momento in cui il suo petto è gonfio al massimo della fierezza, poi a un tratto il dramma, uno dei due umani si allontana per fare una commissione e il dobie vede la scena con sguardo incredulo, segue l'umano che si allontana per tutta la lunghezza che il guinzaglio gli permette poi inchioda e inizia un pigolio straziante girato verso la direzione che lo separa dall'umano, quello che resta viene preso dalle persone che passano per un ladro di cani o per un mostro che se ne frega del suo cane e inizia la scena pietosa di chi passando dice "poverino" oppure "senti come piange" oppure "perché piangi piccolino" oppure "è disperato poverino" e se l'umano risponde che non sta piangendo si becca pure una serie di occhiate di disapprovazione perché il Dobermann fa paura a tutti ma riesce a commuovere qualsiasi essere vivente quando simula il pigolato da abbandono, gli cambia completamente il muso e lo sguardo da "ti rompo il culo" si trasforma in uno sguardo da inguaribile cucciolone disperato che labrador spostati che in confronto sei un principiante.
                                                                     Anna Lorenza Berghella