Il Dobermann non è un cane da guardia, è un cane da difesa

dobie life_vita da dobermann

(In foto Storm di Altobello, proprietari Sarah Cain e Adam Miller)


Una delle domande più frequenti, dopo quella sulla pazzia dei sette anni e quella del taglio delle orecchie, che mi viene posta ogni volta che esco con il mio Dobermann riguarda le sue doti da guardiano, tantissime persone mi chiedono se il Dobermann è un buon cane da guardia e la mia risposta secca "no assolutamente è un pessimo cane da guardia" spiazza inevitabilmente tutti, ma è un buon modo per iniziare una conversazione costruttiva che porterà uno sconosciuto, male informato, a conoscere una sfumatura molto importante sull'attitudine di un cane a mio avviso straordinario e poco, troppo poco, conosciuto veramente, al di fuori di tutti i miti che lo circondano.

Il Dobermann è un cane con un potenziale così vasto che per descriverlo quando parlo di lui uso spesso il termine "multitasking", con un Dobermann si può fare tutto: dal nuoto alla corsa, dall'obedience all'agility, ricerca di qualsiasi cosa, soccorso, fino ad arrivare alla disc dog; il Dobermann può tutto oltre ovviamente allo scopo per cui è stato creato e cioè la difesa personale, il motivo per cui eccelle in una vasta moltitudine di sport dipende dalla sua motivazione, il dobermann non desidera altro che lavorare con il suo umano, stare insieme a lui e compiacerlo, ed è questo che lo distingue da qualsiasi altro cane.
Il suo papà Karl sapeva molto bene che il segreto per avere un cane protettivo era crearne uno che vivesse il concetto di binomio in maniera assoluta ed è riuscito perfettamente nel suo intento, non esiste un cane più legato all'uomo del Dobermann; questo vuol dire che è perfetto per qualsiasi attività richieda il contatto ed il lavoro in coppia con il suo umano ma altresì che è pessimo, tremendo e pietoso, nella guardia del territorio.
Al Dobermann delle cose e degli spazi non importa nulla, un cane fa pipì sulla ruota della macchina del suo umano, non gli importa, qualcuno entra a casa sua, lo accoglie festosamente se è una persona gradita al suo umano; per la strada con le persone pacifiche e ben disposte è un coccolone imbarazzante, si, perchè il Dobermann, citando lo standar di razza, "è un cane pacifico".
L'idea che sia un cane aggressivo e inca**oso è assolutamente sbagliata, il dobermann quando è ben selezionato ed equilibrato è l'anima della festa, un cane straordinario con la gioia di vivere che brilla negli occhi, l'amore per il genere umano che traspare dallo scodinzolare frenetico della sua bellissima coda a sciabola.
Come potrebbe mai un cane creato per la difesa dell'umano del cuore essere legato a concetti materiali come lo spazio, i confini, questo è mio, questo è tuo, qui non passi, lui che l'unico pensiero che gli passa nella mente è "pallina, umano ti amo, pallina, sei l'umano del mio cuore, pallina, vivo per il mio umano, pappa, guai a chi tocca il mio umano, pallina"?
Mettere un Dobermann a guardia di una proprietà significa farlo morire di dolore, il dobermann non regge la lontananza dal suo umano, rischia di morire di solitudine ogni volta che il suo umano si chiude in bagno, come si può mai pensare di lasciarlo solo a fare la guardia di qualcosa, lui che è nato per proteggere qualcuno?
I cani da guardia solitamente non sono morbosi con il proprietario, a un Pastore Abruzzese non importa che il suo umano si chiuda in bagno o esca di casa per andare a lavoro, lui ha da fare, lui ha un perimetro da controllare, da difendere da qualsiasi entità lo voglia violare, lui si posiziona in un punto strategico e perlustra instancabilmente per ore e ore il suo territorio, pronto a rompere il cu*o a chiunque tenti di violarlo.
Il Dobermann non ha dentro di se questo concetto, per lui il territorio è il suo umano e tutto il mondo che gira attorno a lui, fa solamente due nette distinzioni: persone e attività positive, allora si trasforma in un giullare coccolone e pacifico pronto a socializzare e amare tutto quello che ama il suo umano, persone e attività negative, nel quale si trasforma in una perfetta macchina protettiva e sanguinaria con lo sguardo da "ti rompo il cu*o" che è sempre seguito dai fatti.
Si, perchè è veramente una pessima idea tentare di fare del male a qualsiasi essere umano Dobermann munito, il suo dobie lo difenderà a qualunque costo e per inciso se eccellono in qualsiasi altro sport immaginate cosa possono fare quando giocano in casa, nello sport per il quale sono stati creati.
Tra cani da difesa come il Dobermann e i cani da guardia come i vari cani da pastore la prima differenza netta è l'attaccamento spudorato ai proprietari, del tipo: "non vivo senza te" dei cani da difesa e il "non starmi troppo addosso" dei cani da guardia, ma le differenze non finiscono qui, il Dobermann più degli altri cani da difesa in gergo tecnico si dice "sta sull'uomo", questo vuol dire che qualsiasi essere umano con pacifiche intenzioni è un potenziale amico mentre il cane da guardia distingue solo il suo branco poi tutto il resto dell'umanità, se passa troppo vicino ai suoi confini, è una minaccia.
I cani da guardia hanno un compito che li motiva a livello istintivo da quando nascono, si legano al territorio, sono indipendenti, hanno un rapporto più distaccato con il proprio umano, lo cercano moderatamente e possono passare diverse ore della giornata "da soli a lavorare" a fare la guardia, usano tantissimo la vista, meno l'olfatto e l'udito e li contraddistingue un livello di predatorio più basso, appunto per non deconcentrarsi dal lavoro e perchè spesso tra i loro compiti c'è anche quello di proteggere il bestiame, se avessero un predatorio alto potrebberlo aggredirlo.
I cani da difesa vivono per stare attaccati ai propri umani, se non si ha tempo da dedicare ad un cane, se non lo si può portare sempre con se, compreso al lavoro, semplicemente non prendete un cane da difesa, perchè il cane da difesa, e tra tutti il Dobermann mille volte di più delle altre razze, non sopporta la separazione dal suo umano, lui è nato per amare il suo umano, per vivere con il suo umano, per proteggere il suo umano e per difenderlo anche a costo della vita.
Tutto il resto per un Dobermann non esiste, se non è qualcosa che piace al suo umano e che lo coinvolge in termini di binomio; è un cane che usa tutti i sensi, ha un ottimo olfatto, ha tanta energia che ha bisogno di scaricare quotidianamente facendo attività, è dinamico è socievole, e ha un predatorio altissimo.
Cosa potrebbe fare un Dobermann se venisse lasciato a guardia di un gregge di pecore?, molto probabilmente dopo aver passato le prime 24 ore pigolando disperatamente per l'assenza del suo umano si metterebbe a giocare con le pecore, sarebbe capace di farle disperdere inseguendole e sarebbe un cane triste perchè non è nato per amare una pecora, se la pecora non fa parte integrante di un branco chiamato famiglia.
Il Dobermann è un pessimo cane da guardia ma in un cane perfetto che eccelle in qualsiasi attività era doveroso riconoscergli un difetto per non far scoraggiare troppo tutti gli altri cani.

                                                                     Anna Lorenza Berghella

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