orecchie, code, tagli e tormenti


I tormenti che affliggono i proprietari di Dobermann sono diversi, tra pazzia e la pessima fama di un cane cattivo ogni proprietario spreca millemila parole per smentire accuse e pregiudizi ma l'argomento che più di tutti e qui mi espongo in prima persona, ha trivellato l'anima è la maledettissima questione del taglio di coda e orecchie, se volete farmi inferocire ditemi che il vero Dobermann ha le orecchie a punta e vi faccio vedere le stelle e sorci verdi mentre vi espongo il mio punto di vista sull'argomento.
Prima di addentrarmi nell'articolo ci tengo a fare una piccola parentesi storica sul taglio in generale, perché mi rendo sempre più conto che si è completamente perso anche solo il senso di questa vecchia pratica.
Il cane vive al fianco dell'uomo fin dai tempi più antichi, a livello storico non si ha una datazione precisa sul taglio ma numerosi ritrovamenti testimoniano che le amputazioni venivano eseguite su determinati tipi di cani già nelle civiltà più antiche e i motivi non erano futilmente legati all'estetica ma funzionali a preservare la salute del cane impiegato in determinate attività quali la caccia, la guerra, la difesa e la guardia.
I cani da caccia in tempi antichi avevano il compito di fiutare, inseguire, uccidere e riportare la preda, si parla di un periodo storico molto ma molto lontano dall'invenzione dei fucili e delle armi di precisione, l'unico mezzo che assicurasse il cibo all'uomo era il cane, quindi per tutelare la sua incolumità gli veniva amputata la coda, un potenziale punto debole durante una colluttazione con l'animale cacciato.
I cani che venivano impiegati in guerra, erano soggetti a svolgere più mansioni, dalla difesa al compito di portare messaggi, erano solitamente cani che all'occorrenza dovevano reagire e per renderli più efficaci gli venivano amputati i potenziali punti di dolore in una colluttazione con l'uomo, i cosiddetti punti deboli, coda e orecchie, il taglio delle orecchie ne potenziava anche l'udito, ma principalmente rendeva il cane più difficile da afferrare e fermare da parte del nemico, inoltre le punte in su rendevano l'aspetto del cane più fiero, l'intento era anche quello di fare apparire il cane più cattivo, incutendo così maggiore timore negli avversari.
Ai cani da guardia veniva tagliata la coda per evitare che durante lo svolgimento del lavoro i topi potessero rosicchiarla.
Il periodo in cui i cani avevano necessità di essere amputati per svolgere determinati compiti è passato da un bel pezzo, ma nonostante questo il taglio di coda e orecchie è diventato un vezzo estetico che per moltissimi anni ha contraddistinto diverse razze di cani tra cui anche il Dobermann, oggi l'amputazione è illegale nella maggior parte del mondo ed è considerata una forma di maltrattamento inutile.
Adesso che abbiamo rispolverato la storia veniamo al cuore di questo articolo e cioè a tutti gli espertoni e finti estimatori che continuano imperterriti come un disco rotto a sostenere che il vero Dobermann è amputato, che da quando non si possono più effettuare i tagli hanno cambiato la razza, che il Dobermann integro non è altro che un segugio senza arte né parte.
Il mio pensiero in merito è che se conosceste veramente tutte le caratteristiche che la contraddistingue, gli innumerevoli pregi che nessuna altra razza possiede, non vi sognereste nemmeno di sparare certe caxxate stratosferiche.
Non esiste cane che possa superare in bellezza la classe e l'eleganza del Dobermann integro, il suo corpo asciutto, agile, muscoloso, i colori, la perfezione delle focature che sembrano pennellate di ruggine nel nero focato e di oro nel marrone focato, lo sguardo intenso che ti entra dentro e ti legge l'anima, la bellezza disarmante della testa, elegante, dai lineamenti delicati e allo stesso tempo forte e fiera, un cane dall'estetica perfetta che racchiude in sé un carattere incredibile.
Chi non conosce il Dobermann non sa cosa voglia dire essere amati totalmente e completamente ad ogni costo, un cuore di leone coraggioso e temerario ma al tempo stesso affidabile, il Dobermann è il significato vivente della parola fiducia, lui protegge chi ama e in questo campo è un fuoriclasse dall'istinto innato, il Dobermann è la simpatia, è l'allegria, la voglia di giocare, la spensieratezza, il dinamismo, l'affetto, coccole e contatto smisurato, il Dobermann è in simbiosi con il suo umano, è una vita vissuta insieme e tutte le volte che si può anche addosso, il Dobermann è curiosità, avventura, il cane perfetto che puoi portare con te in ogni contesto, ed è il custode al quale puoi affidare qualcuno che ami, perché il Dobermann amerà tutto quello che ama il suo umano, è il migliore tra i migliori amici a quattro zampe.
Ora ditemi se questo sintetico elenco di alcuni dei suoi pregi lo conosce chi dice che senza taglio questa spettacolare creatura non ha senso o non si può guardare ed io dico a voi, amanti di un estetica ignorante che non conosce contenuti, non vi si può sentire quando affermate che il Dobermann integro è praticamente un cane da buttare, non siete degni di avere al vostro fianco un cane tanto perfetto, chi ama e conosce veramente questa razza l'adora così com'è, con le sue belle orecchie e la coda a falce.

In un Dobermann, nello spazio che intercorre tra la coda e le orecchie c'è un cane con delle doti straordinarie, elegante e maestoso nella sua bellezza, assolutamente ineguagliabile.

                                                           Anna Lorenza Berghella

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